Loacker Technology Center

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Un centro di ricerca che si propone di rispecchiare l’identità aziendale mettendo in luce gli elementi che esprimono l’unicità di Loacker.

La proposta
La proposta di Busselli Scherer per il concorso indetto da Loacker, dedicato alla realizzazione del nuovo Technology Center, si propone come nuovo biglietto da visita in sintonia con il paesaggio. Il concept parte dai valori che definiscono Loacker – l’Alto Adige come terra di appartenenza, la scelta degli ingredienti migliori, l’iconicità del prodotto – per realizzare un’architettura in grado di esserne la portavoce. È qui che Loacker sperimenta e crea nuove linee produttive operando in laboratori innovativi e spazi di lavoro multifunzionali concepiti per proteggere il know how interno e garantire elevati standard produttivi.

2025

Anno

Alto Adige

Luogo

Concorso a inviti, terzo classificato

Tipologia

Rendering

The Moor

Adattamento al contesto

Il lotto di riferimento, collocato ad Auna di Sotto (Alto Adige) in prossimità della sede storica Loacker, si caratterizza per la presenza di dislivelli e pendenze. L’opera si insedia senza alterarne le caratteristiche paesaggistiche. L’idea è di concepire un edificio innestato i cui volumi si relazionano in maniera armonica con il contesto naturale. A tal fine i singoli elementi volumetrici rispondono al principio di sostenibilità espresso dal concetto “Form follows Function”. La volontà dei progettisti è di ottimizzare le altezze alle necessità funzionali e concepire un unico edificio composto da più elementi tenuti insieme dalla stessa materialità compositiva. In questo modo ogni volume segue i principi dell’architettura low tech: semplicità, sostenibilità e integrazione nell’ambiente.

Know How interno

Per proteggere il sapere, l’edificio si dota di aperture di diversa grandezza posizionate in punti strategici della facciata. Le aperture di maggiore dimensione sono collocate al piano primo, in corrispondenza dei Lab e degli uffici, questo per consentire a chi lavora di relazionarsi visivamente con il paesaggio circostante. Le porzioni vetrate più piccole sono posizionate al piano zero e al piano primo, qui in alternanza a quelle di maggiore dimensione, così da consentire l’ingresso della luce senza favorire uno sguardo indiscreto all’interno dell’edificio. La volontà è di accrescere la permeabilità dell’opera man mano che si sale creando una percezione di invalicabilità del basamento.

Interconnessione visiva

Nella sua interezza il nuovo Technology Center è concepito per favorire l’interconnessione tra le singole aree dell’edificio. L’architettura prevede ampie aperture sulla porzione sommitale dei volumi per consentire i collegamenti visivi tra interno ed esterno con un particolare focus sulle viste di maggior pregio panoramico. Internamente è studiato per favorire i collegamenti visivi tra le singole zone e i livelli, promuovendo la collaborazione tra reparti e accrescendo la qualità abitativa degli spazi a favore di un maggior senso di appartenenza. La scala principale, trasparente e illuminata da luce naturale, interconnette visivamente i diversi piani favorendo una percezione aperta e a 360 gradi di ciò che accade nel nuovo centro tecnologico. Su ciascun livello, la permeabilità visiva tra le singole zone è garantita dalla presenza di partizioni vetrate e superfici aperte volte ad agevolare una visione d’insieme sinergica e multidirezionale.

Iconicità

L’edificio presenta degli elementi architettonici di iconicità volti a rafforzare la percezione di Loacker lungo il flusso stradale e, al contempo, posizionare il brand in chiave strategica. La scelta di realizzare alcune aperture a forma di rombo, sui fronti sud ed est dell’edificio, pone l’opera come un elemento identitario. Qui, oltre a essere funzione, la forma è anche linguaggio. La finitura in facciata, applicata al volume dedicato all’ingresso principale, è un omaggio al prodotto e quindi alla genuina semplicità che contraddistingue Loacker. L’apertura triangolare individuata per l’ingresso crea un effetto sorpresa che accoglie i dipendenti.

Materialità di facciata

Per la facciata la volontà è di conferire all’edificio un aspetto naturale legato al terreno, agli elementi caratteristici dei luoghi dell’Alto Adige cui Loacker appartiene (piramidi di terra rossa, Sciliar) e alla materia prima del prodotto Loacker (le nocciole). Da qui la volontà di proporre una materialità identitaria, dall’aspetto grezzo e con una colorazione che richiama le nuance del terreno e della nocciola, capace di relazionarsi con il verde stagionale del contesto altoatesino.