Felicità
Che parte ha la felicità nella progettazione architettonica? In occasione della giornata internazionale della felicità ci siamo interrogati sulla relazione tra felicità e architettura.
L’essenza di un progetto di architettura si trova nelle sue forme compiute, nella capacità di contribuire alla bellezza collettiva, nell’interazione profonda con le donne e gli uomini del mondo. Ogni progetto entra a far parte del reale per cambiarlo, è parte attiva di un’evoluzione, oggetto di una nuova prospettiva. Il futuro, così come il presente delle nostre città, è figlio di chi darà vita a nuovi spazi da vivere e sentire propri. Luoghi in armonia con la natura, in dialogo con le generazioni di ieri, di oggi e di domani. Nidi familiari in cui costruire la società e ampi spazi sociali nei quali rispondere alle necessità dei singoli. L’architettura è vita perché in essa la vita avviene. Questo è il nostro pensiero e il nostro modo di fare architettura.
Che parte ha la felicità nella progettazione architettonica? In occasione della giornata internazionale della felicità ci siamo interrogati sulla relazione tra felicità e architettura.
Davide Perbellini è fotografo di architettura. Attraverso il suo punto di vista andiamo a scoprire l'universo progettuale che ruota attorno a Busselli Scherer Architekten.
Quando la Pinault Collection commissionò a Tadao Ando il progetto della Bourse de Commerce la relazione tra passato e presente fu centrale. Il gesto dell'architetto giapponese avrebbe reso giustizia all'esistente?
Dalla cooperazione tra ricerca e sistema sanitario altoatesino nasceva, nel 2009, l’Istituto di biomedicina di Eurac Research in via Galvani a Bolzano.
Il progetto realizzato con i nostri colleghi dello studio Architekten Piller Scartezzini per il concorso di progettazione del centro anziani Santa Elisabetta di Varna, in Alto Adige, ha ottenuto il secondo posto.
Reinventare il rapporto tra terza età e società urbana ridisegnando l'asse paesaggistico di un quartiere simbolo della città di Bolzano, in Alto Adige.