Bright Minds, shaping spaces for research

Editoria

Busselli Scherer e THE PLAN presentano “Bright Minds”: un viaggio editoriale nel progetto NOI Techpark D2 per conoscere la visione architettonica dello studio altoatesino

A un anno dall’inaugurazione dell’edificio mixed-use dedicato alla ricerca sul futuro del cibo presso il NOI Techpark di Bolzano, lo studio di architettura altoatesino realizza una monografia di progetto curata da THE PLAN Editions. Con “Bright Minds” Busselli Scherer mette in luce i valori, le scelte progettuali e il dietro le quinte di un processo dove l’architettura umana è motore e punto di arrivo.

 

Anno 2025

Editore Maggioli S.p.A.

Nelle parole di Pierre Alain-Croset (Politecnico di Milano) autore del testo critico della monografia, l’essenza del progetto editoriale:

 

Con grande onestà intellettuale, il libro offre un’informazione precisa sul “come” e sul “perché” delle scelte progettuali, spiegando in particolare come alla base del metodo e della filosofia dello studio Busselli Scherer ci sia un’attitudine di ascolto e di collaborazione con tutte le varie competenze disciplinari, necessarie per sviluppare con successo la progettazione di un edificio particolarmente complesso.


“Dietro le quinte” potrebbe essere il sottotitolo del libro, perché raramente nelle pubblicazioni di architettura viene raccontato questo processo che vede lavorare in sinergia architetti, ingegneri strutturisti e per gli impianti, aziende industriali per le facciate, fornitori di arredo e di sistemi di illuminazione; un processo particolarmente complesso che abitualmente viene nascosto al grande pubblico.

Una serata speciale

 

Venerdì 23 Maggio, nella splendida cornice della Glasshouse del Park Hotel Laurin di Bolzano, sì è tenuto l’evento di presentazione del libro. Insieme a Nicola Leonardi, co-founder e managing editor di THE PLAN, e Luca Paterno, direttore Unit Building & Development del NOI Techpark, abbiamo ripercorso le tappe di questo viaggio. Un bellissimo momento di condivisione!

Un portacandela simbolo di luce

“Volevamo realizzare un’architettura per la ricerca e per chi fa ricerca.

Un edificio riconoscibile e luminoso come il concetto stesso di sapere.” 

 

Disegnato dallo studio, questo oggetto vuole essere un simbolo dell’architettura del D2 e un omaggio a chi ha creduto nel progetto architettonico ed editoriale. Un simbolo di luce che, partendo dalla lesena presente sulla facciata dell’edificio, si concretizza in un elemento artigianale in alluminio, semplice e unico nella sua identità.

Lo studio della forma parte dalla sezione della lesena, scomposta e ripiegata a creare una nuova forma, quasi fosse un origami. Il risultato è un elemento artigianale sinuoso e al contempo elementare che, come per le facciate del D2, riflettere la luce.

Il portacandela è un progetto
nato dalla collaborazione con PICHLER projects.