Waldheim

Casa & Design

Una casa sul lago dei primi del ‘900 trova un nuovo equilibrio tra sofisticata eleganza e semplicità agreste.

Il paesaggio

Un’abitazione incastonata tra boschi e vigneti trova ispirazione nello spettacolare scenario naturale che la circonda. All’orizzonte il lago. Una cornice ambientale unica che invita alla meditazione e all’intimità. Qui le abitazioni tradizionali, con accanto i fienili, si inseriscono nel contesto diventandone parte. In primavera, con i primi raggi di sole, narcisi, bucaneve e ranuncoli colorano il paesaggio creando uno spettacolo straordinario.

Anno

2021

Luogo

Monticolo

Commitente

Privato

Cubatura

2.197 m3

Fotografia

V. Falaschi, G. Boragine

Spazi abitativi

Casa Waldheim, collocata in un lotto leggermente in pendenza, riprende la morfologia delle abitazioni tradizionali con un impianto rettilineo dalla spiccata funzionalità, copertura a falde e balconi in affaccio sul lago. Costruita nel 1924, l’abitazione fu inizialmente utilizzata per scopi agricoli e fu convertita in bed and breakfast negli anni ’60. Oggi buen retiro dei proprietari, l’opera unisce la semplicità agreste tipica del luogo a una sofisticata eleganza. L’edificio, distribuito su due piani, ospita cinque appartamenti con affaccio privato e l’appartamento principale. Quest’ultimo si distingue per le generose proporzioni spaziali frutto di un intervento di espansione dell’opera originaria. A dare un tocco vacanziero all’intero edificio è la scala esterna con pergola, posizionata in affaccio sul bosco di proprietà.

Stile e materialità

Principio fondante l’architettura di casa Waldheim è la volontà di stabilire una forte relazione tra opera e paesaggio. Abitare la natura, le sue stagionalità, diventa parte integrante del progetto che, tramite grandi aperture verso l’esterno, invita i suoi abitanti a entrare in contatto visivo con la straordinaria cornice che li circonda. I materiali scelti si ispirano allo stile agreste, alla solidità delle case antiche e all’essenzialità, in un gioco sequenziale di ferro, pietra naturale e legno di larice autoctono. L’opera firmata Busselli Scherer Architekten punta ad inserirsi nel contesto rurale di riferimento con la medesima naturalezza di un maso.