Da ex magazzino a headquarters contemporaneo. La nuova sede di ASM Merano è un progetto di riuso adattivo orientato all’inclusività.

Riuso adattivo

Nella prima periferia meranese, a due passi dallo storico ippodromo, è nata la nuova sede centrale dell’Azienda Servizi Municipalizzati di Merano SpA. L’opera è un progetto di riuso adattivo che trasforma gli spazi di un ex magazzino in un headquarters aperto e flessibile. Un luogo di lavoro e interrelazione che – anche alla luce delle nuove esigenze post pandemia –abbandona il classico concetto di open space riprogettando lo spazio in chiave inclusiva e modulare.

Anno

2022

Luogo

Merano

Commitente

Azienda Servizi Municipalizzati di Merano SpA

Superficie

1.800 m2

Volume complessivo

8.000 m3

Piani

2

Fotografia

Davide Perbellini

Video

Marina Baldo

Luce naturale e trasparenza

L’headquarters è un grande ambiente distribuito su due piani. Le facciate dell’edificio rivolte all’ippodromo sono interamente vetrate e permettono agli uffici amministrativi e agli spazi comuni di accogliere la luce naturale durante l’intero arco della giornata, garantendo elevati standard di benessere. La trasparenza visiva creata dalle ampie vetrate esterne viene riproposta dallo studio di architettura anche internamente, assicurando massima apertura e luminosità in ogni ambiente.

Fascino industriale

Nel progetto di riuso adattivo, il design interno mantiene alcuni tratti distintivi che caratterizzavano la destinazione d’uso precedente. Un omaggio alla struttura esistente, che, internamente, conserva quel fascino industriale tipico degli edifici a vocazione artigianale. Per bilanciare il carattere duro e scolpito di pilastri grezzi, muri in cemento e impiantistica a vista, il progetto di interior design inserisce arredi e finiture morbide.

Layout distributivo

Sviluppata su una superficie di milleottocento metri quadrati, la nuova sede è pensata per ospitare 45-50 posti di lavoro, diverse sale meeting, sportelli aperti al pubblico e ulteriori spazi di condivisione dedicati al personale. A caratterizzare il concetto architettonico è la massima flessibilità d’uso.

La scala

A collegamento dei due piani, i progettisti disegnano una scala elicoidale dalla forte connotazione materica. La scala, in cemento gettato e ferro, è realizzata in opera e i cosciali in acciaio sono utilizzati come cassero a perdere. Nella sua imponente compostezza, l’oggetto architettonico è un elemento unico che conferisce ulteriore valore alla nuova sede dirigenziale.

La reception

Caratterizzano l’ingresso principale, aperto al pubblico, la reception e diverse zone strutturate in chiave living adibite ad attesa. L’ambiente è informale, vocato all’accoglienza e al benessere ambientale. Disegnato su misura il front desk è un elemento fortemente caratterizzante lo spazio di pubblica fruizione. Direzionato all’asse di ingresso principale, l’oggetto materico è sovrastato da un soffitto “stellato” dal carattere scenografico, realizzato con un’illuminazione puntuale a pendenti.

Sostenibilità

Grazie al recupero e alla rigenerazione degli spazi è stato possibile dare nuova vita a un edificio in disuso con importanti benefici sul piano della sostenibilità. Quando uno stabile viene demolito e rimosso il carico energetico generato viene perso e, la nuova edificazione, comporta ulteriori costi energetici che gravano sull’ecosistema. Con il riuso adattivo, invece, è possibile riutilizzare edifici esistenti conservando il patrimonio edilizio in essere. Un atto di responsabilità nell’affrontare la crisi climatica globale.

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del progetto